Museo Archeologico Gaio Cilnio Mecenate

Museo Archeologico Gaio Cilnio Mecenate
Il Museo è intitolato a Gaio Cilnio Mecenate e ha come sede l’ex monastero di S. Bernardo, edificio pregevole che sorge sui resti dell’anfiteatro romano (metà del II secolo d.C.) le cui volte sono visibili al primo piano. Il museo si aprì nel 1823 come raccolta di “Storia naturale e Antichità” e si è accresciuto nel tempo, sia con l’acquisizione di varie raccolte, poi confluite nelle raccolte della Fraternita dei Laici, che con i notevoli apporti degli scavi ottocenteschi e recenti. Divenuto statale nel 1973, è articolato in 26 sale, ed è stato di recente completamente rinnovato. ra i reperti più significativi della sezione etrusca, si distinguono i preziosi gioielli della necropoli di Poggio del Sole, un’imponente decorazione frontonale policroma, di notevole resa plastica con scene di combattimento, da Piazza S. Jacopo (480 a.C.), una serie di interessanti teste-ritratto e busti votivi da via della Società Operaia (II-I a.C.), nonché i reperti del grandioso santuario di Castellsecco (lastre decorative, un altare in pietra e statuette votive di bambini in fasce), un ciottolo iscritto per la divinazione e il quinipodium, un esemplare monetale di notevoli dimensioni di cui sono noti solo due esemplari al mondo.



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